Ozonoterapia

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Cos’è l’ozonoterapia

L’ozonoterapia è un trattamento che si avvale di ozono e ossigeno (ossigeno medicale) e si effettua mediante iniezioni intramuscolari paravertebrali, ovvero nella zona della colonna vertebrale da cui parte il processo patologico, vicino alla localizzazione del dolore.

Conosciuta anche come ossigeno-ozonoterapia, questa svolge un’azione antinfiammatoria e antidolorifica, grazie alla quale permette di trattare un ampio ventaglio di disturbi e malattie.

Questa tecnica, infatti, prevalentemente utilizzata per i trattamenti delle patologie della colonna vertebrale, come ad esempio mal di schiena, ernia del disco, protusioni discali, stenosi del canale midollare, lombosciatalgia, cervicalgia, cervicobrachialgia e artrosi, è utile anche per curare patologie dolorose delle articolazioni, come artrite e reumatismi.

Nel caso delle ernie e delle protrusioni discali, il trattamento con ossigeno-ozono, in particolare, è efficace perché, oltre a svolgere una funzione antidolorifica, si rivela specificatamente curativo diminuendo il volume dell’ernia o della protrusione.

L’ossigeno-ozonoterapia permette infatti di:

  • “essiccare” l’ernia;
  • togliere l’infiammazione locale
  • decontrarre la muscolatura
  • intervenire anche su ernie già operate

L’ozonoterapia è volta anche alla prevenzione di episodi acuti, soprattutto se inserita all’interno di un percorso fisioterapico e di rieducazione posturale; inoltre, si rivela molto efficace per alleviare i sintomi della fibromialgia, una malattia molto diffusa ma per la quale non esiste ancora una cura specifica. L’ossigeno-ozono, in sostanza, facilita una modulazione del sistema immunitario e consente il riequilibrio del sistema antiossidante.

Ovviamente, le modalità di somministrazione dell’ozono variano a seconda della patologia da trattare.

Quali sono i benefici

  • Azione antibatterica e antivirale;
  • Azione antinfiammatoria diretta (ossidazione del doppio legame carbonioso, azione diretta sull’acido arachidonico e ridotta produzione di prostaglandine, riattivazione del microcircolo, rimozione dei mediatori proflogogeni – effetto “wash out”).
  • Azione antiedemigena in grado di ridurre le sostanze proinfiammatorie, stimolare la neoangiogenesi e aumentare la produzione di enzimi antiossidanti;
  • Azione antidolorifica grazie alla stimolazione della produzione di endorfine e all’inibizione di mediatori algogeni neoangiogenesi;
  • Azione disidratante del nucleo polposo intervertebrale;
  • Azione cicatrizzante;
  • Azione sulla macrovascolarizzazione dei piatti cartilaginei (legame dell’ozono con gli acidi grassi insaturi e i perossidi degli eritrociti, maggiore permeabilità della membrana degli eritrociti, miglioramento della perfusione di O2 ai tessuti e degli scambi metabolici, blocco della degenerazione discale).
  • Azione decontratturante (azione diretta sulle fibre muscolari e di “reset” di noci-propriocettori).
  • Azione antalgica (ridotta sensibilizzazione delle radici nervose, azione diretta sulle fibre simpatiche del nervo sinuvertebrale, ripristino del tono delle pareti vasali del plesso venoso periradicolare con conseguente riduzione dell’edema radicolare e decongestione del forame di coniugazione, azione reflessoterapica dei trigger-point).
  • Azione immunoregolatrice, grazie alla produzione di citochine.
  • Miglioramento della circolazione per incremento della produzione dei metaboliti responsabili del rilascio di ossigeno ai tessuti.
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